La parola giusta è combattimento. Perché io con le zanzare, insetti subdoli e feroci, faccio ogni giorno una guerra. E contro le loro punture, credo di aver provato tutte le armi.
Quando decidono di accanirsi contro di me le loro punture mi fanno diventare peggio di una carta di quelle da imballaggio con le bolle d’aria, avete presente?

Photo courtesy of Melly Kay
Purtroppo quest’anno il problema si è aggravato perché a farne le spese è stato il povero #Ribelle, letteralmente massacrato dalle subdole succhiasangue.
La sua tenera pelle viene presa di mira dalle zanzare tigre e si riempie di ponfi rossi urticanti e dolorosi, gonfi e duri.
Ho provato a debellarle con le lampade a luce ultravioletta, gli ultrasuoni, i braccialetti, gli spray, le creme, andare in giro con la pianta di citronella in testa, fare abluzioni nell’antizanzare, coprirsi di cerotti, poi una mia amica mi ha suggerito l’omeopatia. E ho pensato: quel che non ammazza, ingrassa. Tanto vale provare.
Così ho preferito chiedere direttamente agli esperti se è vero che l’omeopatia può aiutare a risolvere il problema.

Prof. Frank Hadley Collins, Dir., Cntr. for Global Health and Infectious Diseases, Univ. of Notre Dame
«Sia in città che nella maggior parte dei luoghi di vacanza, zanzare, vespe e altri insetti possono essere spesso fastidiosi e a volte addirittura pericolosi. Per calmare il prurito e il bruciore può essere utile assumere Apis 15 CH, 5 granuli anche ogni ora e Belladonna 9 CH, se la puntura d’insetto crea anche arrossamento e infiammazione. Per i soggetti più sensibili alle punture si consiglia l’assunzione preventiva di Ledum palustre 5 CH, 5 granuli 1 volta al giorno, almeno un mese prima dell’arrivo della stagione estiva» mi scrive la dott.ssa Elena Rastaldi, farmacista esperta in omeopatia a Rho (MI).
Ma anche per bimbi piccoli come il #Ribelle?
«I medicinali omeopatici sono in genere privi di effetti collaterali: essendo estremamente diluiti, quindi possono essere somministrati in sicurezza anche ai bambini più piccoli e persino ai lattanti» così mi ha rassicurato il dott. Tommaso Lovecchio, pediatra esperto in omeopatia a Bari. E ha aggiunto: «Si possono assumere anche contemporaneamente a farmaci “classici”. Una delle prerogative dei medicinali omeopatici è che non prevedono interazioni con altri farmaci. Quindi, anche se il bambino sta assumendo per esempio antibiotici, è possibile somministrargli una cura omeopatica senza riscontrare interferenze, ma anzi potenziandone gli effetti terapeutici».
E comunque per trovare sollievo, se i pomfi sono troppo vistosi e urticanti, si può procedere anche nei piccoli con delle pomate antinfiammatorie per evitare che si gratti o, al cortisone per qualche giorno e solo sulla zona interessata dalla puntura.
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