Ci siamo quasi, consiglio numero quattro della nostra coach.
Andate in piscina
«Se potete iscrivete i bambini già da piccoli a un corso di acquaticità: è una maniera meravigliosa per cominciare a metterlo in contatto con l’elemento acqua e togliere loro qualsiasi tipo di paura in futuro.
Tra l’altro, se voi non sapete nuotare o avete paura dell’acqua è una maniera molto bella di cercare di superare voi stesse questo tipo di problema.
La maggior parte di questi corsi, in particolar modo quelli per i bambini più piccoli, prevedono la presenza di un genitore in acqua.
Buttatevi! Nel vero senso della parola.
Questo corso di permette di porvi in due maniere: a mollo ferme o quasi in acqua di fronte o di fianco al vostro bambino. Risultato zero o meno di zero… oppure, seconda versione, quella della mamma attiva che muovendo braccia e gambe si mantiene a galla e si muove lentamente e vicino al proprio bambino assecondandolo nei movimenti.
Oltre a fare un bell’esercizio per la muscolatura delle braccia e delle gambe, troverete giovamento dalla spinta costante dell’acqua e fornirete una esperienza molto particolare al vostro bambino: la teoria dei neuroni specchio infatti ci insegna che una delle forme di apprendimento, già presente fin dalla prima infanzia, è l’osservazione di qualcuno che fa la nostra stessa azione.
E, in aggiunta l’apprendimento attraverso l’emulazione e la condivisione motiverà ancora più fortemente il vostro bambino».
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